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DESIGNSTORIES: VIOLAB

  • Immagine del redattore: ginger.tall
    ginger.tall
  • 10 lug 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Viola, 31 anni

Professione: importer e interior designer


Uno showroom incantato immerso in un contesto senza tempo; Violab è una raccolta di arredi provenienti dal medio oriente accuratamente scelti da Viola, interior designer con una grande passione per lo stile coloniale.



Durante i suoi viaggi in India ricerca e seleziona elementi d’arredo locali per importarli e rivenderli in Italia; tavoli in legno, charpai indiani, specchi coloniali, sedie in ghisa, bauli metallici, credenze in teak e tanto altro.

Viola ci ha accolti nel suo spazio con grande entusiasmo per raccontarci del suo progetto.



Cos’è Violab e come nasce questo progetto di ispirazione orientale?


Violab è viaggio, è ricerca, è unicità.

È un modo di intendere la casa lontano dal concetto di produzione in serie, dove ogni pezzo è unico e porta con se una storia.


Dopo la laurea in architettura d interni e diversi viaggi ho voluto cercare nuovi stimoli partendo da luoghi opposti alle nostre latitudini, che significa rimuovere le proprie radici per ritrovarsi sola e ripartire da zero.



Durante gli anni in cui ho vissuto in Australia ho dovuto resettare il mio concetto di casa, costretta a crearmi degli spazi che fossero solo miei in ambienti mai permanenti e convivendo con persone nuove che spesso cambiavano.


Qui ho avuto i miei primi contatti con l'arredo di tipo coloniale ma è stato solamente vivendo a Londra che ho concretizzato l'idea di sintetizzare le mie passioni in un’attività commerciale. 

Sapevo che questo tipo di arredo provenisse dall’India, quindi non restava altro che prendere un volo ed andare alla loro ricerca. Ho passato più di un mese nei mercati, ho studiato i legni e la storia coloniale dell’India per poi focalizzare la mia attenzione su Jodhpur ed il Rajasthan in generale, da dove provengono la maggior parte dei miei pezzi. 



Da quello che scrivi sui social e sul sito web sembra ci siano molte storie appassionanti dietro ai mobili che selezioni, ce ne racconti una?


In realtà ogni pezzo ha una sua storia, dalle lanterne industriali marittime che vengono smontate dalle navi mercantili nel cimitero di navi più grande al mondo ad Alang, alla ruote di carro in legno, ai vasi in ferro tutt’ora utilizzati nei villaggi più remoti per l’acqua pubblica; ma c’è un pezzo in particolare a cui sono molto legata.


Giravo accompagnata durante i miei acquisti quando, da un Haveli (tipica casa signorile normalmente abitata dai Maharaja), ho notato stessero smontando un importante portale d’ingresso, color turchese. Mi sono immediatamente fermata per contrattarne l’acquisto ed è oggi uno dei pezzi che più caratterizza il mio showroom.



Come descriveresti il design orientale? 


L’arredo che scelgo è di epoca coloniale inglese, ha quindi una forte impronta europea sul design declinata sui colori e la qualità del legno indiano di teak.


I pezzi che importo racchiudono i diversi sviluppi che ha avuto il design nei circa 100 anni della colonizzazione inglese.



Il pezzo preferito che hai scovato in uno dei tuoi viaggi?


Quale è il mio pezzo preferito? Difficile rispondere a questa domanda, in quanto, essendo tutti scelti personalmente, ognuno di essi in qualche modo mi ha colpito. Ma uno in particolare è davvero speciale ed infatti è diventato il tavolo da pranzo di casa mia.

È un pezzo pazzesco.



Quando e come è nata l’idea di creare uno spazio/showroom dedicato?


Il container è la mia unità di misura, ho avuto quindi l’esigenza di creare uno spazio in cui poter esporre una grande quantità di pezzi anche voluminosi in un ambiente che potesse raccoglierne e valorizzarne l’essenza.


Un vecchio portico del settecento è stato chiuso a mo di serra inglese recuperando il più possibile i vecchi materiali della mia casa di famiglia.



Cos’è per te il design di interni? 


Pur essendo un’Interior designer, non mi riconosco nella termine "design d’interni", perché crescendo, attraverso le mie esperienze di vita, ho realizzato che non esiste una categoria in cui esso si possa racchiudere, ma è lo specchio di ogni singola persona che trasmette nei propri ambienti la propria personalità e la propria storia.


Non a caso spesso quando si va in viaggio si compra qualcosa da poter esporre nella propria casa. 




Prossimi progetti? 


Violab è un modo unico di intendere la casa, fatto di un mix di storia e tradizioni lontane dalle nostre.

Questo concetto non ha dei confini, quindi vorrei presto cercare nuove e stimolanti destinazioni da poter esplorare e dove poter trovare nuovi pezzi unici.




(immagini realizzate da © Ginger.Tall)


 
 
 

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