DESIGNSTORIES: CE.CERAMIC
- ginger.tall
- 26 giu 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Elisa, 24 anni
Professione: Ceramista
Neo laureata in Product Design alla NABA, Elisa è una giovane e talentuosa ceramista che ci ha fin da subito affascinato con i suoi prodotti.
Il suo è un mestiere fatto di tante sperimentazioni: dalle forme, ai colori, alla cottura, fino alla consistenza materica della ceramica.


La sua ultima collezione infatti è realizzata mescolando cenere e argilla ottenendo così un prodotto dalle venature uniche e irripetibili.
La semplicità e la passione di Elisa ci hanno portato a condividere la sua storia e i suoi prodotti, imparando a conoscere un mondo che fino ad oggi non avevamo ancora esplorato.

Come si diventa ceramisti nel 2018?
Esistono due strade che si possono intraprendere. La prima è quella accademica, esistono dei master in Ceramic Design ma purtroppo non sono disponibili in Italia. La seconda prevede un percorso autodidattico passando da botteghe e laboratori; Il supporto di un ceramista esperto è comunque fondamentale per avvicinarsi a questo mondo.

Com’è nata questa passione?
È una passione nata un po' per caso quando una Professoressa dell'università mi invitò a partecipare ad un workshop tenuto nel suo studio (RioGrande).
Lì ho avuto modo di riscoprire un materiale che avevo già conosciuto in precedenza ma è anche nato il desiderio di imparare ad usare il tornio e grazie a loro sono entrata in contatto con Angelo Zilio, la mia guida.


Sul tuo sito scrivi che lavorare la ceramica è un processo lento, unico, personale e speciale. Ci racconti qualche cosa di più?
In ogni passaggio la ceramica necessita del suo tempo e se provi, in qualche modo, ad imbrogliare per accelerare la produzione rimani quasi sempre fregato. "Comanda lei!", si dice.
La lavorazione al tornio è un processo speciale perché si possono creare infinite forme che rispondono a esigenze diverse.
Per non parlare degli smalti, è un percorso di sperimentazione personale che mi piace moltissimo.


Qual è il tuo luogo preferito per lavorare e dare il meglio della tua creatività?
Il garage di casa è stato trasformato nel mio studio. Ha poca luce e d'inverno non fa molto caldo ma è il nido in cui creo i miei pezzi seguendo tutti i passaggi, dall'impasto dell'argilla alla cottura in forno.
Quando mi guardo attorno vedo i pezzi che ho prodotto e penso che cosa posso migliorare, che sia una curva più ampia o una superficie più sottile.


Dove vedi le tue ceramiche tra qualche anno? O dove vorresti che arrivassero?
Il mio sogno è sempre stato quello di far entrare i miei prodotti nelle case ma, sopratutto, vederli realmente in uso.
Non vorrei mai che una mia tazza venga messa nella vetrina delle grandi occasioni e poi finire per essere mai utilizzata!
Tra qualche anno spero di vedere i miei prodotti esposti sugli scaffali dei negozi e vorrei che arrivassero sulle tavole di un ristorante.



A cosa ti stai dedicando attualmente?
In questo momento sto sperimentando la ceramica sotto ogni aspetto.
Le forme devono essere funzionali, proprio perché voglio che i prodotti siano pratici da usare ogni giorno. Quindi studio l'ergonomia e osservando i movimenti delle mani mentre afferrano un oggetto.
Per gli smalti che colorano i pezzi provo diverse ricette che seguo e poi modifico a seconda del risultato che voglio ottenere.
Di recente ho creato una piccola collezione di vasi fatti con uno smalto di cenere cotto a 1260° C, il risultato è una texture organica ed imprevedibile.

(immagini realizzate da © Ginger.Tall)
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